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Un mio microracconto selezionato da Ibridamenti Prosa.
“Ibridamenti” è il Laboratorio Sperimentale Virtuale progettato dalla Scuola di Dottorato in Scienze del Linguaggio, della Cognizione e della Formazione dell’Università Cà Foscari di Venezia in collaborazione con la piattaforma Splinder.
Potenza celeste che ti nascondi nelle pieghe
dell’encefalo,
dote senza fondo elargita al genere umano
in saecula saeculorum,
tu sei innumere come la via lattea
e molteplice come l’erba.
Miei versi in Dedalus di Ivano Mugnaini, blog-progetto di volo panoramico in forma di parole
Su Transito senza catene di Giovanni Nuscis, mie poesie.
Su Declinato al femminile di Francesca Mazzucato e Sabrina Campolongo un mio breve testo in prosa.
Su bookswebtv l’immagine del mio libro d’arte ‘Arcipelago del silenzio’.
Guardate com'è sempre efficiente
come si mantiene in forma
nel nostro secolo l'odio,
con quanta facilità supera gli ostacoli
come gli è facile avventarsi, agguantare.
Non è come gli altri sentimenti,
insieme più vecchio e più giovane di loro,
“Le mani sorelle”, assieme, sono capaci di tessere storie vere, impastate di esseri umani, poesia, vita, disagio e anche, perché no, sorriso. “Le mani sorelle” è il nome del laboratorio di scrittura del Centro per la cura e la ricerca sui disturbi del comportamento alimentare Asl di Lecce.
Qui mie poesie, ma invito a frequentare il sito non solo ed esclusivamente per la pubblicazione di miei testi ma anche e soprattutto perché dedicato ad un argomento di cui si misconosce l’importanza.
Un blog interessante che ha pubblicato mie poesie:
http://lapoesiaelospirito.wordpress.com/2008/03/11/poesie-di-bianca-madeccia/
Il 30 marzo 2008, ore 19.30, presso il Monastero San Giovanni Evangelista, a Lecce, verrà presentata la plaquette poetica “L’acqua e la pietra” di Bianca Madeccia. Mauro Marino e Luciano Pagano i relatori. Valentina Parentera al piano. La presentazione è a cura dell’Associazione culturale “Terra D’Ulivi“.
Madre
Dove son finite le tue parole di ieri?
Le ho lasciate entrare dentro di me
– grata –
acqua nella terra secca
Nulla
a parte quei pezzi di vetro
che stanno lì piantati da una vita.
Lo porto scritto in faccia
– Assolvimi Madre
perché non ti somiglio –
E tu l’hai fatto Madre
Tu hai fatto piovere
le parole giuste
– Chi è sano va via –
(inediti)