Quindi andai da lui e gli dissi
Ti prego accosta a dritta
è quello l’arcipelago del cuore.
Mi guardò e sorrise,
mi diede un colpo sulla spalla,
invertì come un fulmine la rotta
e fuggimmo agli antipodi dell’isole
mettendo nelle vele molto vento.
Aveva al timone mani salde,
occhi acuti per tutto,
isole, scogli, cuori.
Comunque ero caduto in tentazione.
Era quello lo scopo delle isole.
(Bartolo Cattafi, Poesie 1943-1979)
12 commenti
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aprile 27, 2008 a 8:00 am
barbara34
leggere poesie di prima mattina ti ripulisce la mente, senza memoria e senza desiderio…. (citazione bioniana…)
aprile 27, 2008 a 8:01 am
barbara34
oddio, l’occhiolino non c’entra nulla, è uscito da solo…..
aprile 27, 2008 a 3:28 PM
Bianca Madeccia
ma che belle le griglie del linguaggio di Bion. Preziosa Barbara, prezioso Mel!
aprile 27, 2008 a 4:03 PM
Patty!
è un bel testo, nonostante i miei pregiudizi dei confronti ci parole come “cuore”… riconosco che ha un bell’ effetto.
un CIAO! a Bianca!
un bacio!
Patty!
aprile 27, 2008 a 4:55 PM
Bianca Madeccia
Patty, ti regalo un altro testo del grandissimo Bartolo Cattafi.
Chi formicola in fondo
a una mano inerte
a un foglio caduto
come spora vive
in quel poco spessore
senza frutti né fiori
e di sé scrive
della vita che viene
alga strisciante
muschio fungo lichene.
Baci a te. Bianca
aprile 27, 2008 a 6:11 PM
Patty!
comincia a piacermi sul serio questo Cataffi…
farò qualche ricerca.
grazie infinite, Bianca! 🙂
aprile 28, 2008 a 10:43 PM
barbara34
un grazie infinite anche da parte mia!
aprile 29, 2008 a 2:29 PM
Bianca Madeccia
Prego a Patty e a Barbara. Il Bartolo Cattafi sì che era un anticonformista. E’ per questo che alla critica letteraria italiana piace poco e fanno fatica a tirarlo fuori dagli scaffali. Autentica originalità e freschezza, e linguaggio non necrofago….. bla bla bla :-)))))
Maggio 23, 2008 a 9:54 am
mayraglouis
ciao Bianca, grazie della tua visita e della tua “penna” così acuta e leggera. Mi piace molto anche ciò che scrive l’autore Bartolo Cattafi, cercherò anch’io di approfondire e leggere altre sue opere…
bellissima, quella che tu riporti in questo post…
Forse, non tutti riescono apercepire questa bellezza, perchè le sue parole, il suo dire, è uno scavare, un formicolio che non si arresta solo alla lettura, ma che continua a scavare dentro l’anima, e questo, a molti, spaventa…
un caro saluto
Mayra
Maggio 24, 2008 a 2:30 PM
Bianca Madeccia
Grazie anche a te per il passaggio e per le tue parole, a presto, Mayra
ottobre 6, 2008 a 8:49 PM
Alberto
Buonasera, leggo con piacere un interesse inaspettato per Cattafi. “La critica” se n’è disinteressata, tuttavia nel mio piccolo io me ne occupo. Sul numero venturo di ermeneutica letteraria comparirà un breve articolo di critica del poeta.
E già che passo di sfuggita di qua:
Percorrila a piedi la pianura
è deserta ormai fuori d’uso
le mille porte non sono mai chiuse
c’è chi ti guarda da una fessura.
Buona serata ai naviganti.
Alberto
ottobre 6, 2008 a 10:45 PM
Bianca Madeccia
Alberto, grazie del passaggio. Se può farti piacere (a me farebbe piacere) mandarmi un estratto di questo tuo lavoro, lo pubblicherei volentieri anche qui. Cattafi mi incanta. Grazie. Bianca
madeccia@tiscali.it.