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Quanto ai poeti
i Poeti di Terra
Che scrivono piccole poesie
Non hanno bisogno dell’aiuto di nessun uomo.
I Poeti d’Aria
Suonano i più rapidi venti
E a volte s’adagiano nei turbini.
Poesia dopo poesia,
Usan la stessa spinta per rannicchiarsi in sé.
Tre poesie dalla prima sezione di Codice terrestre, di Gabriela Fantato, con prefazione di Milo De Angelis (ed. La Vita Felice, collana Labirinti, 2008).
Una geometria, forse
I.
I figli sempre rosicchiano le dita ai padri
per sentire dove iniziò il viaggio
– perché, ricordi, dicevo anch’io,
perché? nell’età prima che battezza
e divide.
La poiana non ha nulla da rimproverarsi.
Gli scrupoli sono estranei alla pantera nera.
I piranha non dubitano della bontà delle proprie azioni.
Il serpente a sonagli si accetta senza riserve.
Uno sciacallo autocritico non esiste.
La locusta, l’alligatore, la trichina e il tafano
vivono come vivono e ne sono contenti.
Il cuore dell’orca pesa cento chili,
ma sotto un altro aspetto è leggero.
Non c’è nulla di più animale
della coscienza pulita,
sul terzo pianeta del sistema solare.
(Wislawa Szymborska, da “Grande Numero”, 1976)