Quanto ai poeti
i Poeti di Terra
Che scrivono piccole poesie
Non hanno bisogno dell’aiuto di nessun uomo.
I Poeti d’Aria
Suonano i più rapidi venti
E a volte s’adagiano nei turbini.
Poesia dopo poesia,
Usan la stessa spinta per rannicchiarsi in sé.
A cinquanta sotto
Il petrolio combustibile non scorre
E il propano se ne resta nel serbatoio.
I Poeti di Fuoco
Bruciano allo zero assoluto
Amor fossile risucchiato.
Il primo
Poeta di acqua
Rimase giù sei anni.
Si ricoprì di alghe.
La vita nella sua poesia
Lascio milioni di minuscole
Orme diverse
Che si intrecciavano nel fango
Col Sole e la Luna
In pancia,
Il Poeta dello Spazio
Dorme.
Non c’è fine al cielo –
Ma le sue poesie,
Come oche selvatiche
Volano oltre il bordo.
Un poeta della Mente
Resta in casa.
La casa è vuota
E non ha i muri.
Una sua poesia
La si vede da tutte le parti,
Dappertutto,
In un colpo d’occhio.
4 commenti
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giugno 25, 2008 a 11:31 pm
viola amarelli
Tutto a posto, ripristinato, tua poeta d’acqua
giugno 26, 2008 a 2:14 pm
Bianca Madeccia
Grazie, ma perché limitarsi all’acqua? Secondo me mancano ancora parecchie specie da questa tassonomia del poetare 😉 saluti, bianca
giugno 30, 2008 a 10:38 am
melpunk
plaudo incondizionatamente l apresenza di snyder in questo splendido blog. sempre un piacere passare e soffermarsi. un saluto
mel
giugno 30, 2008 a 1:01 pm
Bianca Madeccia
Ciao Mel, felice che G. Snyder piaccia anche a te. Un caro saluto e a prestissimo. Bianca