Seduto con le spalle al

sole mi piace seguire

con le unghie l’onda

incerta del mento

sfiorarti appena il sangue

con le dita cercando nel

mistero delle mani

qualcosa che rassomigli

ancora al mio disordine

di prima assorto nel circo

dei tuoi verbi traditori

infilo capelli e baci sulle

ciglia rubando a grammatiche

d’oriente il profumo e l’attrattiva

 

Inganno di fine settembre

dolce scorrettezza del pensiero

sorde  le parole che mi hanno

trascinata nei sapienti giochi

dei silenzi

come adesso

che parli solo con la curva delle

braccia e mi guardi mangiare un

po’ di pane da un prato

sconfinato della mente