Nella raccolta (versi italiani e arabi) l’autore elabora, come Fernando Pessoa, un artificio letterario creando il personaggio di Khaled Al Zeer, pescatore nato sulle sponde flegree da profughi palestinesi.
Analfabeta e mai dichiarato all’anagrafe, Khaled-Volturnio, scriveva con ideogrammi particolari rubati alle forme della natura flegrea (si ricrea, cioè, per la seconda volta l’alfabeto dei Campi Flegrei) e lascia all’amico poeta un quaderno di testi inediti che vengono dallo stesso tradotti.
“Volturnio” ricorda sia il fluire del fiume Volturno sia “colui che si volta”.
L’operazione infatti tende a ritrovare in ciascuno di noi le nostre radici arabe, sia culturali che di “saper sentire”.
In tal senso, è un libro molto prezioso ai fini del dialogo con “l’altro”, elaborato secondo i criteri dell’oralità e ricco di musica.
Il volume ha una sua straordinaria suggestione: è quadrato (i lati, dunque, sono uguali, come Khaled-Volturnio e Mimmo-Volturnio), il pittore siriano Ahmad Alaa Eddin ha elaborato la copertina per il lettore italiano e il pittore italiano Gaetano Orazio ha fatto altrettanto per il lettore arabo. I testi sono appaiati sulla stessa pagina, quasi a formare ali di un uccello.
Il criterio di base e le modalità di distribuzione del libro (stampa ed e-book) obbediscono alle logiche di avvicinamento della poesia al pubblico.
Il progetto del libro è stato seguito dal professor Canova, dell’Orientale di Napoli. (da “Il Brigantino. Il portale del Sud”)
Mimmo Grasso è nato a Catanzaro ma è flegreo di Monte di Procida. Ha pubblicato diverse raccolte di poesia, saggi di critica letteraria e d’arte. E’ tradotto in varie lingue. “Volturnio” di Mimmo Grasso, traduzione in arabo di Aljaramneh Fares, edito da “La città del sole”, http://www.lacittàdelsole.net, 0039(0)814206374).
6 commenti
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ottobre 27, 2008 a 11:59 am
Bianca Madeccia
Sì, potrebbe essere una storia di Melpunk. Io questo libro di Mimmo lo pubblicherei tutto. E’ bellissimo. Un vero gioiello di poesia e di grafica. Senza contare la premessa iniziale del pescatore (in prosa) che, pur presentandosi nelle umili vesti di prologo-stratagemma, è suo malgrado già poesia. Posso urlarlo? AMO “VOLTURNIO” di Mimmo Grasso!!! E’ UN LIBRO BELLISSIMO! (e poco conosciuto).
Baci Viola.
settembre 8, 2020 a 1:30 pm
mariella tafuto
Concordo.
ottobre 28, 2008 a 1:50 pm
Bianca Madeccia
Sì Dale, dici bene, lavoro raro, silenzioso, prezioso. Uno dei libri più belli letti quest’anno. A presto, Bianca
ottobre 30, 2008 a 8:45 am
Virginia looz
sono riuscita a scaricare il libro come e-book. Veramente intrigante. Molto musicale. Ci trovo la posa di canzoni del sud italia e del mondo sia arabo che ebraico. L’ho letto ascoltando musica di questo tipo ed è stata una grande emozione. Laila, che vuol dire “notte”, è un personaggio da sogno. C’è una poetessa palestinese, Nidaa Koury, che, oltre che scrivere poesie, le ricama, nel senso che utilizza anche lei (e i due, Grasso e Koury, non si conoscono) segni della natura: ad esempio un tralcio di vite si allunga in lettere, si arrampica verso significati culturali, diventa “scrittura”. Provate a leggere una poesia dedicata a Laila ascoltando ad esempio la “villanella” procidana musicata da De Simone e chiudete gli occhi. Se aprite la porta vi entra il mare dentro.
Bello. Il libro è molto complesso ma ha una semplicità di approccio e un modo di parlare straordinariamente semplice.
Ciao a utti. Virginia
novembre 1, 2008 a 10:10 am
Bianca Madeccia
Ciao Virginia, sono perfettamente d’accordo con te. Non conoscevo invece l’artista di cui parli e la cercherò, grazie per la segnalazione. Io non mi stanco mai di scoprire cose belle. Ancora grazie. Bianca
febbraio 9, 2009 a 3:46 pm
Laila (da “Volturnio”) - Mimmo Grasso e Davide Carnevale (video) « Epitaffi
[…] interpretato da Mimmo Grasso e Davide Carnevale è tratto dalla raccolta bilingue (italiano-arabo) “Volturnio”, ed. La città del sole”, 2006. "Epitaffi" in […]