I Ciclisti

Abbiamo nella gola

le dolcezze di Laigueglia ed Albissola

la ruota di farina, la strada di pietra

usciamo la mattina, mugnai della fatica

abbiamo tutti nel cuore la salita

Da Condomìni/Cosmonauti

 

Destarsi il mattino e lavarsi come si fa il bucato

ubriachi dalla mattina, sempre fuori, sempre in piedi

gia’ da tempo nelle osterie le tovaglie erano sporche

la fame come costante

la pentola di pastasciutta come ossessione del pomeriggio

destarsi il pomeriggio e vestirsi come si fa la valigia

tutti sempre a bere, sempre sporchi, seduti sul marciapiede

gia’ da ore nel rione le osterie erano vuote

i giganti venivan giu’ dal buio di Lamporecchio

da sempre nei bar le insegne sono senza la corrente

Oltre tutto l’agrodolce di questa tavola

nei Bar, all’ombra del silenzio

un gioco di carte lungo un solstizio

al buio ed al rosso

del pugilato, del ciclismo

e noialtri a bere con quelle facce

da bambini, che da dolci in un pomeriggio

son diventate amare

un caffe’ da viaggio

mentre alle quattro i cuochi e i camerieri

si siedono a mangiare

all’ora dei preti nei letti, della falena

dei bambini e dellle lucciole dopocena

tutto questo sa di lumache e sa di lungomare

il vino sa di grondaie, e odora della nebbia

volevamo assaggiare le specialita’ delle massaie

che sanno delle messi, che sanno del mare

Come grilli, come rane di fiume

saltavamo a Trebbo sul traghetto che porta a Longara

poi di corsa a Bonconvento, alla locanda

strisciavamo sotto la serranda

chiudeva la cucina

mangiavamo l’affettato misto, i cantucci col vin santo

poi in cantina, a finire il vino

a legger le carte, e immaginar le vigne

scappando come lucciole, con il rosso ancora in bocca

 Sono uscito con il gozzo sporco dell’acqua di porto

ho lasciato la citta’ di pietra

il mare prosegue l’idea di pianura

nessuno vuol capire

lo stesso discorso che faccio mille volte sul legno

e mi cucino, mentre tutto trema

e gia’ il silenzio mi cambia l’accento

arrivero’ fino dall’altra parte, nei bar di legno

a capire se fanno come da questa riva

lambendo le citta’ battute dal vento

barcaioli, legno sulla pianura d’acqua alle otto

 

Notturno Polesine

La moka gorgoglia come ai vecchi tempi

il fiume livido che s’ingrossa

la filodiffusione

la chiatta che sbatte sul ponte

il radiogiornale di Capodistria

lungo l’argine maestro

l’onda lunga di piena

il Po che esonda

inonda la golena

 

 

       Rivista Oltrefrontiera


        Scendero’ le scale al buio

        faro’ rumore sulla strada

        come qualcuno che e’ gia’ passato

        coi colleghi cenavamo in quella bolgia d’altoforno che era Genova

        dondolo triste nel vagone del treno, e tremo

        nei bar italiani, e io sono poco socievole

        oltre la nera frontiera, nera di catrame, nera di bitume

        la citta’ di carbone, del buio e della liquerizia

        oltre gli italiani con la pipa e i capelli rossi

        che bevono da sempre nei tavoli dei porti

        bevo i caffe’ nei bar degli altri

        da Arma di Taggia a Cairo Montenotte

        e dormo nelle camere degli altri

        nelle porte d’acquaforte

        che aveva Genova

 

 

 

NADER GHAZVINIZADEH 

Nato a Bologna nel ’77, per metà iraniano. Ha lavorato come giornalista su carta stampata e radio Segnalato al concorso ICEBERG 2003. Vincitore del premio HERA 2005. Ha curato la sceneggiatura dei film Drobgnac (Nicola Benetti) e di Apocalisse in Via Orfeo (Rincen Caravacci). La mostra fotografica AngoloB (Mattia Insolera) è tratta dalle sue poesie. E’ stato ospite ai Festival Internazionali della Letteratura di Parma e Roma. Ha partecipato alla trasmissione radiofonica Fahrenheit di RadioTre.   E’ allenatore di calcio.

 BIBLIOGRAFIA

Dieci Poeti Italiani (Pendragon, 2002)

Poesia. Narrativa (Meridiana, 2003)

Poesia 2004 Annuario (Castelvecchi 2004)

Arte di Fare il Bagno (Giraldi 2004)

Samiszdat (Castelvecchi, 2005)

Ai Confini del Verso (Le Lettere2006)

Nuovo Planetario Italiano (Citta’ Aperta, 2006)

Mediterranea 2007- I Mille Volti della Pace (Mura, 2008)

 

FONTI CRITICHE

Poesia 2005 Annuario (Castelvecchi, 2005)

Il Catalogo delle Voci (Cosmo Iannone, 2005)

Breve Storia della Poesia Italiana 1990-2004 (Castelvecchi, 2006)

Perdersi a Bologna (Edizioni Interculturali 2006)